Come bere il kefir: ecco il metodo che sorprende tutti

Il kefir è una bevanda fermentata, simile allo yogurt, ma con una consistenza più liquida e un sapore leggermente acidulo. È originario del Caucaso e viene prodotto dalla fermentazione del latte (vaccino, di capra o di pecora) grazie all’azione di un insieme di batteri lattici e lieviti contenuti in granuli specifici.

A differenza dello yogurt che conosciamo, che viene prodotto con un numero limitato di fermenti lattici, il kefir contiene una varietà più ampia di microrganismi benefici. La chiave della produzione e del successo del kefir restano i granuli gelatinosi, che contengono i microrganismi che fermentano il latte, trasformandolo in kefir. Inoltre, è una fonte eccezionale di probiotici, ovvero microrganismi vivi che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale, aiutando la digestione e rafforzando il sistema immunitario. Inoltre, è un’ottima variante agli yogurt che contengono lattosio, quindi utile a tutte quelle persone che, essendone intolleranti, possono comunque assumere il kefir senza accusare alcun disturbo, ottenendo gli stessi effetti benefici di tutti gli alimenti che contengono lattosio.

Come si può consumare il kefir?

Il kefir è una bevanda fermentata molto versatile e può essere consumato in diversi modi.

Nella stragrande maggioranza dei casi, il consumo più comune è quello al naturale, ovvero il modo più semplice e diretto: fresco da frigorifero, perché ha un sapore leggermente acidulo e una consistenza cremosa. Ma tutto dipende dai gusti. Altrimenti, si può aggiungere al kefir qualche altro alimento che con il suo gusto ne confonda l’acidità; ad esempio, la frutta, preferibilmente frutti di bosco, banane, mango, fragole o qualsiasi altro frutto ti piaccia; o ancora miele, per un tocco dolce al naturale; o cereali, come muesli, fiocchi d’avena o semi per una colazione più completa, e noci, per aggiungere croccantezza e nutrienti.

Come abbiamo detto, il kefir si presta a diventare un ottimo sostituto dello yogurt, sia per una prima colazione, ma anche come ingrediente in molte ricette.

Tuttavia, è bene tenere in considerazione alcuni consigli per non cadere nel tranello che il kefir, a prescindere, sia un alimento senza controindicazioni. Infatti, se non si è mai consumato, è bene iniziare a farlo con calma, con piccole quantità, aumentando gradualmente la dose per abituare il tuo intestino.

Attenzione alla temperatura, perché il kefir può essere consumato freddo o a temperatura ambiente, a seconda delle tue preferenze; l’importante è la conservazione in frigorifero, dove può rimanere solo per alcuni giorni senza che vada a male.

Quando bere il kefir

Anche qui la scelta è piuttosto personale. Molti preferiscono bere il kefir al mattino a stomaco vuoto per favorire la crescita dei batteri benefici nell’intestino. Altri lo consigliano come bevanda da consumare durante i pasti principali per aumentare l’apporto di probiotici. Ed è considerato anche un ottimo spuntino, sano e nutriente.

Ricorda, però, che il primo passo per godere del gusto e dei benefici del kefir è la scelta di una tipologia di qualità; quindi è bene optare per kefir biologico e a fermentazione lenta, per assicurarti di ottenere il massimo dei benefici. E siccome ognuno reagisce in modo diverso al kefir, se si nota qualche disturbo, dovresti ridurre le quantità o sospenderne addirittura del tutto il consumo.

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