Attenzione, non mangiare la cipolla cruda: ecco le conseguenze

È un mito che spesso lascia il tempo che trova, ma al quale molti ancora oggi, nonostante l’assenza di basi scientifiche a sostegno di questa credenza, tengono molto in considerazione: la cipolla cruda non fa male, ma è bene fare attenzione a non farne un uso spropositato.

Ecco i benefici della cipolla cruda

La cipolla cruda è un’ottima fonte di vitamina C, vitamine del gruppo B, potassio e antiossidanti come la quercetina; aiuta anche a combattere infezioni e favorisce la digestione e tende a ridurre le infiammazioni diventando utile in caso di raffreddore o influenza.

Ma attenzione agli effetti collaterali!

Le cipolle crude, purtroppo, hanno effetti collaterali se consumate in grandi quantità: infatti, può causare bruciore di stomaco, acidità o disturbi intestinali. Questo succede perché le cipolle crude contengono FODMAPs, ovvero una serie di carboidrati a catena corta che possono fermentare nell’intestino e causare gonfiore, gas e altri disturbi digestivi, soprattutto in persone con sindrome dell’intestino irritabile (SII). Questi composti conferiscono alla cipolla il suo sapore caratteristico, ma possono irritare lo stomaco e causare bruciore di stomaco. Ovviamente si possono ridurre questi disturbi semplicemente ricorrendo alla cottura della cipolla, perché così si rende decisamente più digeribile, riducendo il contenuto di FODMAPs.

Inoltre, è comune il pensiero secondo cui la cipolla, quando è cruda in particolar modo, provochi alito cattivo. La causa principale risiede nei composti solforosi presenti nella cipolla, sostanze che vengono rilasciate quando l’ortaggio viene tagliato o masticato e che vengono assorbiti dal sangue e poi rilasciati attraverso i polmoni, conferendo all’alito un odore caratteristico e sgradevole. Fortunatamente, esistono diversi rimedi per contrastare questo fastidioso inconveniente: ad esempio, si può ricorrere alla pratica di un’igiene orale molto accurata, spazzolando i denti e usando il filo interdentale insieme al collutorio dopo aver mangiato cipolle. O, in alternativa, si possono mangiare alimenti che permettono di contrastare l’alito cattivo; tra questi la menta, sia fresca che sotto forma di caramelle o chewing-gum; prezzemolo, masticando qualche fogliolina; semi di finocchio, che hanno proprietà carminative e aiutano a ridurre la produzione di gas intestinali; oppure semplicemente mangiando frutta, come mele, pere e arance, che possono aiutare a stimolare la produzione di saliva e a pulire la bocca.

In generale, però, non esistono prove scientifiche che dimostrino che mangiare cipolla cruda sia dannoso per la salute e, come abbiamo detto, i benefici superano di gran lunga i possibili effetti collaterali, che sono generalmente lievi e temporanei. La moderazione resta comunque la chiave per tuti i problemi correlati all’assunzione di cipolla cruda, perché, come accade per ogni alimento, è consigliabile consumare la cipolla cruda con moderazione e ascoltare il proprio corpo.

Quando è bene eliminare la cipolla cruda?

L’eliminazione della cipolla cruda può essere fattibile solo in presenza di allergie o intolleranze di gravi entità; si tratta, in ogni caso, di una reazione del sistema immunitario a specifiche proteine presenti in questo ortaggio. Sebbene meno comune rispetto ad altre allergie alimentari, può causare una vasta gamma di sintomi, dalla semplice irritazione cutanea a reazioni più gravi. I sintomi dell’allergia alla cipolla possono variare da persona a persona e dalla gravità della reazione: sfoghi cutanei, come orticaria, prurito, arrossamento, eczema, dermatite da contatto; crisi respiratorie, come congestione nasale, starnuti, prurito agli occhi, lacrimazione, asma; o problemi gastrointestinali, come nausea, vomito, diarrea, crampi addominali. In casi più gravi, si possono verificare reazioni anafilattiche, che possono essere pericolose per la vita e richiedono un intervento medico immediato.

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