Chi ha il diabete può mangiare l’anguria? Ecco la risposta

Frutto estivo per eccellenza, amatissimo per la sua polpa succosa e rinfrescante, l’anguria resta un must. Ma cosa sappiamo davvero di questo frutto dal colore acceso e dal sapore dolce?

Innanzitutto, il suo nome scientifico è Citrullus lanatus ed è un frutto appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee. Originaria dell’Africa, è oggi coltivata in molte parti del mondo, soprattutto nelle zone calde. La sua forma è generalmente sferica o ovale, ma esistono varietà di diverse forme e dimensioni; inoltre, può arrivare a pesare da pochi chili fino a oltre 20 kg. Inconfondibili restano la robusta buccia verde e la sua polpa rossa e succosa.

L’anguria è composta principalmente da acqua (oltre il 90%), ma contiene anche:

  • zuccheri: principalmente fruttosio, che le conferisce il sapore dolce.
  • vitamine: A, C, gruppo B.
  • minerali: principalmente potassio e magnesio.
  • antiossidanti: come il licopene, benefico per la salute del cuore.

Attenzione: non sempre l’anguria fa bene

Tra le tante proprietà benefiche che l’anguria è in grado di regalare al nostro organismo, la presenza di zuccheri la rende un nemico per chi soffre di diabete.

L’anguria, come molti altri frutti, contiene, appunto, zuccheri naturali. Questo può far sorgere dubbi su quanto sia adatta all’alimentazione di chi soffre di diabete.

Si tratta principalmente di fruttosio, uno zucchero semplice che viene assorbito più lentamente rispetto al glucosio. Nonostante il contenuto di zuccheri, l’anguria ha un indice glicemico moderato; a questo si unisce il carico glicemico.

Per tutti questi motivi, è fondamentale consumare l’anguria in porzioni adeguate e prestare attenzione alla quantità totale di carboidrati assunti durante il giorno; in particolare, chi soffre di diabete dovrebbe monitorare con maggiore attenzione i livelli di zucchero nel sangue dopo aver consumato l’anguria e regolare di conseguenza la terapia insulinica o i farmaci ipoglicemizzanti, andando anche a correggere la combinazione con altri alimenti che dovranno avere basso indice glicemico, come le proteine o i grassi sani, per rallentare l’assorbimento degli zuccheri.

Fatta questa precisazione doverosa, è bene ricordare anche che l’anguria è una fonte importante di idratazione, tanto che, grazie all’alto contenuto di acqua, aiuta a mantenere l’idratazione, importante soprattutto durante i periodi caldi. Inoltre, l’anguria è ricca di antiossidanti, che proteggono le cellule dai danni dei radicali liberi; e contiene vitamine del gruppo B, vitamina C, potassio e magnesio, importanti per il benessere generale.

Ecco i consigli per i diabetici che vogliono mangiare l’anguria

È fondamentale scegliere un’anguria matura, che spesso è quella che ha un sapore più dolce e un contenuto d’acqua maggiore. Una volta scelta, è doveroso ricordare che non interferisce con il livello di zuccheri nel sangue solo se consumata lontano dai pasti, magari come spuntino, perché così può aiutare a controllare meglio i livelli di zucchero nel sangue. È comunque sempre consigliabile consultare il proprio diabetologo per una valutazione personalizzata e per stabilire la quantità di anguria adatta alle proprie esigenze.

L’anguria può far parte di una dieta equilibrata anche per i diabetici, ma è importante consumarla con moderazione e prestare attenzione alla propria glicemia.

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