L’aglio crudo è un alimento molto apprezzato per il suo sapore intenso e per le numerose proprietà benefiche. Tuttavia, come molti altri alimenti, può presentare alcuni aspetti da considerare.
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Quali sono i benefici del consumo di aglio crudo?
Innanzitutto si considerino le proprietà antibatteriche e antivirali, grazie all’allicina, il composto responsabile dell’odore caratteristico dell’aglio, ha potenti proprietà antimicrobiche. L’aglio può aiutare a proteggere il cuore, riducendo la pressione sanguigna e tenendo sotto controllo il colesterolo; stimola il sistema immunitario, aiutando l’organismo a difendersi da infezioni; può ridurre l’infiammazione cronica, associata a molte malattie.
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E quali, invece, le controindicazioni?
In alcune persone, l’aglio crudo può causare bruciore di stomaco, acidità o disturbi digestivi, soprattutto se consumato in grandi quantità o a stomaco vuoto. Tuttavia, può pure interagire negativamente con alcuni farmaci, come anticoagulanti e antidiabetici, alterandone l’effetto. In questo caso, è importante consultare il medico prima di assumere integratori di aglio se si stanno assumendo altri farmaci.
C’è da tenere in considerazione anche il forte, e a volte anche insopportabile, odore che l’aglio crudo può lasciare nell’alito e sulla mani, perché ai più risulta davvero sgradevole.
Quando è meglio evitare l’aglio crudo?
L’aglio può irritare le mucose dello stomaco e dell’esofago, peggiorando i sintomi dell’ulcera, in particolare dell’ulcera peptica. Può anche interferire con la coagulazione del sangue, quindi è sconsigliato in caso di disturbi della coagulazione o se si stanno assumendo anticoagulanti.
Parliamo dell’allicina, il cuore pulsante dell’aglio
Quando l’aglio crudo viene tritato o schiacciato, rilascia un composto chiamato allicina, che ha potenti proprietà antibatteriche e antivirali.
L’allicina è un composto organico solforoso che è responsabile dell’intenso aroma e sapore caratteristico dell’aglio, ma soprattutto è il principio attivo a cui si attribuiscono la maggior parte delle proprietà benefiche di questo bulbo.
Si tratta di un elemento importante perché ha dimostrato di essere efficace contro un’ampia gamma di batteri, virus e funghi. È per questo che l’aglio è stato utilizzato per secoli come rimedio naturale per le infezioni. Protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi, contribuendo a prevenire l’invecchiamento cellulare e alcune malattie croniche.
L’allicina può anche aiutare a ridurre la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e la formazione di placche nelle arterie, contribuendo così alla salute cardiovascolare.
La formazione dell’allicina non avviene nell’aglio intero; è, invece, legata ad altre sostanze. Quando l’aglio viene tagliato o schiacciato, un enzima chiamato allinasi entra in contatto con queste sostanze e trasforma l’allicina in una forma attiva.
È comunque una molecola molto instabile e si degrada rapidamente a contatto con l’aria e la luce. Per questo motivo, è importante consumare l’aglio fresco o utilizzare integratori di allicina stabilizzata. Ed è importante ricordare che la cottura incide sulla quantità di allicina presente nell’aglio: infatti, cuocendo l’aglio, si perdono parte delle sue proprietà, ma si sviluppano altri compost.
Come consumare l’aglio crudo?
Per massimizzare i benefici dell’aglio crudo, è consigliabile tritarlo o schiacciarlo e lasciarlo riposare per circa 10 minuti prima di consumarlo. Questo tempo permette proprio all’allicina di formarsi completamente. Inoltre, l’aglio crudo può essere aggiunto a salse, condimenti per insalate, bruschette, o semplicemente mangiato con un po’ di pane e olio d’oliva.
Mangiare aglio crudo può essere estremamente benefico per la salute grazie alle sue proprietà antibatteriche, antivirali, antiossidanti e cardioprotettive. Tuttavia, è importante considerare il potenziale impatto sull’apparato digerente e l’alitosi, così come le possibili interazioni con i farmaci. Come con molti alimenti, è consigliabile consumare aglio crudo con moderazione e prestare attenzione a eventuali effetti collaterali.