Dolce delizia per i salati più esigenti, sinonimo di piacere e dolcezza, con origini antiche e affascinanti, radicate nelle culture precolombiane, il cioccolato fondente rappresenta una delle prelibatezze più raffinate che si conoscono, riscuotendo un successo mondiale.
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Le origini del cioccolato: dalle origini all’arrivo in Europa
Si ritiene che la coltivazione del cacao e la produzione del cioccolato abbiano avuto inizio circa 4.000 anni fa nelle regioni tropicali dell’America Centrale e Meridionale, in particolare nelle zone dell’attuale Messico e Brasile. Furono gli Olmechi i primi a coltivare il cacao e a utilizzarne i semi per preparare una bevanda amara e speziata. Successivamente, con i Maya il cacao assume un valore sacro, tanto che la loro bevanda al cioccolato, chiamata xocoatl, era considerata un elisir di lunga vita e veniva consumata durante le cerimonie religiose.
Cristoforo Colombo fu tra i primi europei a entrare in contatto con il cacao, ma fu in realtà Hernán Cortés, conquistatore azteco, a portarlo in Spagna nel XVI secolo.
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Una volta giunta in Europa, la bevanda al cioccolato subì diverse modifiche: vennero aggiunti zucchero, vaniglia e altre spezie per renderla più dolce e gradevole al palato europeo e, nel giro di qualche secolo, si diffuse in tutta Europa, diventando una bevanda apprezzata dalle corti e dalla nobiltà.
Fu solo nel XIX secolo che il cioccolato in forma solida, come lo conosciamo oggi, iniziò a diffondersi grazie all’invenzione della pressa idraulica per estrarre il burro di cacao.
Il cioccolato fondente: un piacere con benefici
Il cioccolato fondente, spesso considerato un peccato di gola, nasconde al suo interno diverse proprietà benefiche per la salute, purché consumato con moderazione.
Difatti, il cioccolato fondente fa molto bene all’uomo perché contiene antiossidanti, in particolare i parenti flavonoidi, che aiutano a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare e riducendo il rischio di malattie croniche. Questi contribuiscono pure a migliorare la circolazione sanguigna, abbassando la pressione arteriosa e riducendo il rischio di malattie cardiovascolari come l’infarto e l’ictus.
Il cioccolato fondente stimola la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che migliorano l’umore e riducono lo stress. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che il consumo regolare di cioccolato fondente potrebbe migliorare le funzioni cognitive e proteggere il cervello dall’invecchiamento.
Cosa non bisogna trascurare quando si parla di cioccolato fondente
Affinché mangiare cioccolato fondente diventi qualcosa di piacevole, è necessario che si consideri la percentuale di cacao con tenuta: più alta è, più benefico è il cioccolato. Pertanto è bene scegliere un fondente con almeno il 70% di cacao. Ci si ricordi anche di controllare il contenuto di zuccheri, per cui è utile scegliere quelli con il minor contenuto possibile.
Tuttavia, anche se fa bene, il cioccolato fondente va consumato con moderazione: un quadratino al giorno è sufficiente per godere dei suoi benefici, per evitare l’insorgere di controindicazioni come l’effetto negativo che può avere la caffeina e la teobromina contenute nel cioccolato, che sono sostanze che possono causare insonnia e tachicardia se consumate in grandi quantità, soprattutto la sera.